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Lavorare in piedi o scegliere la seduta ufficio ideale?

Fin dai primordi della storia, l’uomo è vissuto in movimento: il suo scopo era cacciare, scappare dai pericoli, correre. Oggi, per sopravvivere l’uomo si è seduto e la comodità lo ha portato ad uno stile di vita fortemente sedentario e ben poco dinamico, soprattutto nel mondo del lavoro.

Le aziende sono sempre più alla ricerca di sedute super ergonomiche e di design da offrire ai propri dipendenti per aumentare la produttività. Nel contempo arriva dal Nord la nuova tendenza del lavorare in piedi, una nuova visione di “healthy working”, con scrivanie “up & down” il cui piano si alza e si abbassa a seconda delle esigenze o in alternativa con tastiere e PC ad altezza regolabile.

Dunque quale sarebbe la soluzione ideale per lavorare al meglio: eliminare la seduta ufficio o sceglierla in base alle proprie esigenze?

Effettivamente lavorare in piedi aiuta a ridurre i fastidiosi dolori alla schiena, aiuta la concentrazione e la circolazione, favorisce una minore distrazione e, non da meno, fa si che si brucino maggiori calorie, ma per chi lavora in ufficio dalle otto alle dieci ore è impensabile che lo faccia costantemente in piedi. Dunque l’alternanza seduti/in piedi “sit-stand”, potrebbe essere la soluzione ideale. Lavorare in piedi almeno 10/15 minuti ogni ora, consente di ridurre il comportamento sedentario, e di abbassare gli effetti negativi causati dall’inattività.

Mantenere una postura ergonomica corretta è una regola da seguire sia quando si lavora in piedi, che quando si lavora seduti

Per tale motivo occorre anche scegliere una buona seduta per ufficio sia quest’ultima destinata ad una scrivania operativa o direzionale. Negli ultimi anni tutti i produttori di poltrone per ufficio hanno fatto enormi passi avanti per quanto riguarda l’ergonomia: principale criterio di scelta per una seduta da ufficio. Le caratteristiche più importanti che una buona seduta deve avere sono:

  • la possibilità di regolare l’altezza, l’inclinazione e la profondità del sedile, soprattutto se si lavora su supporti operativi differenti;
  • dei buoni materiali che garantiscano la flessibilità, la durata nel tempo e la robustezza;
  • uno schienale con forma anatomica che segua la linea della colonna e che abbia un supporto lombare;
  • deve garantire una postura corretta e soprattutto un appoggio ottimale per braccia e schiena.

In conclusione, per chi lavora alla scrivania si raccomanda sempre di alzarsi ogni tanto e di provare a lavorare in piedi per un po’ di tempo. Il giusto impulso al cambiamento incrementa l’innovazione e con essa anche il business.

About Laura Olivieri

Attiva nel customer care, è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne. Dal dicembre 2008 è attiva presso l’ufficio commerciale e vendite de La Mercanti.

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