Green philosophy per IVM mobili per ufficio: pannelli siglati EPFS, cioè con le più basse emissioni di formaldeide, uno dei più diffusi inquinanti di interni a lento rilascio, in grado di contaminare gli ambienti. Un’altra scelta fondamentale per la tutela della salute.
Infinite possibilità cromatiche e tattili per personalizzare il prodotto.
Progettare un ambiente è una azione importante che esula dalla semplice selezione di elementi da collocare in spazi definiti.
IVM office: Green Philosophy
Formaldeide e mobili per ufficio
Che cos’è
La formaldeide, scoperta nel 1867 da un chimico tedesco, è un gas incolore volatile e solubile in acqua dall’odore forte e pungente. E’ ampiamente utilizzata nella produzione di resine a loro volta usate nella produzione di pannelli. A causa di fenomeni chimici, chiamati di idrolisi, la formaldeide viene liberata dalla resina di cui è composto il pannello e rilasciata nell’aria nel corso degli anni con conseguenze dannose per la nostra salute. È presente in materie plastiche, mobili, colle e vernici, dentifrici e deodoranti per ambiente, anche se la principale fonte di questo gas tossico restano le sigarette. I primi ad accorgersi della sua pericolosità furono i tedeschi che negli anni ‘80 emanarono una direttiva con la quale classificavano i pannelli in tre categorie: E1, E2, E3, a seconda dell’emissione di formaldeide. Una classificazione che è stata poi adottata dall’Unione Europea con la cosiddetta normativa EN 120. In Italia nel DM del 1997 (Norme per gli arredi per ufficio) stabilisce che il rilascio di formaldeide nei mobili non sia superiore al 3,5% g/m2h.
Come si misura
Il sito dell’APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici) ci spiega che oggi è disponibile un sistema estremamente semplice in grado di misurare in due ore la concentrazione di formaldeide presente nell’ambiente. Il Bio-check F, infatti, permette di fare in modo pratico e veloce la misurazione direttamente a casa propria, nell’ufficio o nella scuola. Se si scopre o si sospetta di avere mobili per ufficio che rilasciano formaldeide, il consiglio è di migliorare la ventilazione (mantenendo un’umidità pari al 40%-60%) e utilizzare piante (come la dracena, l’aloe, il clorofito, il crisantemo, la gerbera, il giglio, la peperomia, la sansevieria o il ficus) che per loro natura sono in grado di metabolizzare sostanze chimiche pericolose presenti nell’aria delle stanze.
Disturbi provocati dalla formaldeide
La formaldeide ha un odore pungente che irrita occhi, naso, gola e polmoni. Può anche innescare attacchi di asma, causare stanchezza, sonnolenza, emicrania, nausea, vertigine oltre ad essere una sostanza cancerogena. Alcune persone sono addirittura così sensibili alla formaldeide da percepire nausea e difficoltà a respirare ad una quantità di 0,1 ppm.
Dove si trova
Sono molti i materiali da costruzione che liberano formaldeide. I peggiori colpevoli comunque di questo rilascio sono però i seguenti:
• I prodotti in legno pressato come il compensato, il multistrato, o alcuni compositi a media densità di fibra (MDF).
• La formaldeide utilizzata sotto forma di schiuma isolante (UFFI).
• Le pitture, gli adesivi e le finiture in legno.
• I tendaggi stampati.
Come evitarla
Un modo facile per ridurre la presenza di formaldeide utilizzata nei diversi materiali con cui il nostro arredamento è realizzato è importante aprire le finestre e arieggiare i locali. Questo è sicuramente il modo più semplice, ma la soluzione migliore è senza dubbio quella di utilizzare solo prodotti da costruzione e mobilio che emettono poca o nessuna formaldeide. Quindi anziché correre ai ripari per i prossimi acquisti verificate che i mobili siano certificati!
Ci sono alcuni buoni metodi per aiutarti a mantenere in casa e in ufficio un’aria sana: uno di questi è proprio la scelta dei mobili Greenguard: una certificazione che assicura che i mobili siano a bassa tossicità. Herman Miller, e Knoll, ad esempio, sono ecodesigner che offrono tutti mobili certificati da Greenguard.
Inoltre, vai alla ricerca di mobili non trattati, oppure trattati con sostanze naturali, come finiture in legno naturale o pelle conciata in modo naturale. Verifica che tutti i prodotti a base di legno che contengono urea-formaldeide siano certificati secondo gli standard di bassa emissione di formaldeide e VOC. Compera mobili e materiali rifiniti in legno che abbiano superfici e bordi laminati (i pannelli grezzi o comunque non laminati emettono più formaldeide rispetto a quelli ricoperti). Dopo aver collocato i mobili nuovi all’interno dei locali occorre ventilare per almeno 72 ore e bisogna cercare di mantenere bassi tassi di temperatura e umidità per limitare le emissioni dei composti organici volatili.
Occhio alla certificazione!
Di recente poiché la formaldeide è stata riconosciuta dall’International Agency for research on Cancer come sostanza cancerogena, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato in 100 microgrammi per metro cubo la soglia che non andrebbe superata nei locali chiusi (più dei 10 stabiliti nel 1995, che tenevano conto delle categorie a rischio, bambini e asmatici).
Se entrando nella tua abitazione o in ufficio senti un aspro odore che prende la gola e fa lacrimare gli occhi, è colpa della formaldeide, che viene a nostra insaputa rilasciata dai mobili. A sollecitare l’attenzione su questo insidioso nemico è l’ADUC (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) che, in occasione della 27ma edizione internazionale del Salone del mobile, ha fatto il punto sulla sicurezza degli arredi da interno. Il suo consiglio è di evitare l’acquisto di mobili con formaldeide cercando quelli con il marchio CQA-Formaldehyde E1 che contraddistingue le produzioni di pannelli a bassa emissione di formaldeide, rispondenti ai requisiti imposti dalle normative internazionali in materia.
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