Il Museo Diocesano di Ascoli Piceno si affida a La Mercanti per l’organizzazione del locale da adibire alla custodia di tele e quadri a sfondo religioso, di altissimo valore, risalenti ai secoli scorsi.
Quante volte ci è capitato di ascoltare notizie sull’incuria e il disinteresse delle istituzioni sia statali che ecclesiastiche nella gestione dell’immenso patrimonio di opere d’arte e monumenti? Quando non ci pensano i ladri a trafugarla, molta della ricchezza culturale del ns paese giace in scantinati e sotterranei in cattivo stato di conservazione e il problema, se qualcuno va a chiedere ai responsabili della gestione, è che mancano i soldi.
La collaborazione con Don Elio Nevegari e l’arch. Simona Massari, del Museo Diocesano di Ascoli Piceno, mi ha fatto capire che la passione, la cura e direi l’amore verso il patrimonio religioso del Museo e quello di alcune parrocchie che hanno in custodia, sono la migliore risposta a coloro che hanno fatto sì che il problema dei costi sia diventata la migliore scusa per non fare niente.
La richiesta di Don Elio e dell’arch. Massari che hanno individuato il locale, dotato di allarme, da utilizzare come deposito, è stata quella di avere la massima superficie verticale per appendere i quadri. La Mercanti ha prestato la propria esperienza e competenza fornendo una soluzione, date le dimensioni ridotte della stanza, con scaffalature compattabili della serie Compatta, attrezzate
internamente con telai in rete metallica che consentono di appendere sia i quadri che le tele.
Buongiorno,
devo allestire uno spazio per raccogliere i lavori di mio marito, che è pittore e scultore. La soluzione che vedo qui è magnifica. Considerando lo spazio a mia disposizione, e cioè m.3,30 x m5 h m.4,40, dove 3,30 è la parete in fondo al locale, utilizzare questa soluzione che spesa comporterebbe?
Vi ringrazio
Sara Milla