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Comfort acustico nei locali: perché incide su incassi, reputazione e progetto

Nel settore Ho.Re.Ca. l’acustica è un ingrediente della ricetta, non una rifinitura. In sala si consuma un’esperienza fatta di cibo, luce, voce e ritmo. Se il suono è sbilanciato – troppo riverbero, parole che si accavallano – la qualità percepita scende, il servizio si complica e il cliente non torna. La buona notizia? Oggi esistono sistemi non strutturali, rapidi da installare e riposizionabili, che risolvono senza cantieri invasivi e si integrano con il linguaggio dell’interior.


PERCHÈ IL COMFORT ACUSTICO È IMPORTANTE

Un ambiente “in bolla” restituisce parole nitide a bassa voce e protegge la privacy tra tavoli vicini. È ciò che fa la differenza tra un luogo dove ci si capisce e uno dove ci si interrompe di continuo: il primo invita a trattenersi, a ordinare dessert, a ricordare la serata con piacere. Non è marketing: controllare il riverbero migliora il benessere di ospiti e staff e quindi l’intera esperienza.

Il rumore costa

Il rumore “mangia” margini: genera incomprensioni in sala, rallenta il servizio, aumenta lo stress del personale e accorcia la permanenza ai tavoli. Il risultato è uno scontrino medio più basso e una capacità di fidelizzare più fragile. Trattare la sala con la giusta quantità di materiale evita sia il sottodimensionamento (problema irrisolto) sia l’eccesso (sala “spenta” e budget sprecato).

Quando l’acustica è un problema, il cliente non resta, non torna… e fa rumore online

Se per capirsi bisogna alzare la voce, la conversazione perde fluidità e la convivialità evapora. La memoria dell’esperienza, allora, non è il piatto migliore ma la fatica di “parlare sopra” gli altri — e questo si traduce spesso in recensioni negative.

Il rumore rovina il gusto, la convivialità e l’inclusione

Il suono confuso interferisce con la percezione di sapori e aromi e rende impegnativa la socialità; per persone ipoacusiche o sensibili agli stimoli acustici diventa una barriera. L’obiettivo è equilibrare: tavoli che si sentono bene senza invadere i vicini.

La correzione acustica non è un costo, è un investimento

Le tecnologie fonoassorbenti di ultima generazione raggiungono la resa con meno materiale, comprimendo tempi di posa e impatto sul budget. Esistono linee costo-efficienti accanto alle collezioni più espressive: il budget guida la scelta, non la limita.

Un’acustica curata valorizza l’esperienza culinaria

Quando il riverbero è sotto controllo, ogni parola risuona chiara e intima; l’ospite resta sul piatto, non sul rumore. È qui che sala e cucina si potenziano a vicenda.


Come si interviene bene (metodo in 5 mosse)

  1. Rilievo & calcolo – Valutazione delle condizioni ambientali e stima precisa dei metri quadri assorbenti necessari, per evitare sotto/sovra-trattamenti.
  2. Scelta dei dispositivi – Pannelli a soffitto/parete, tende e lampade acustiche, rivestimenti e arredi fonoassorbenti; spesso un solo elemento svolge più funzioni (acustica + luce/divisione).
  3. Integrazione con l’illuminazione – Il sistema può dialogare con i corpi illuminanti esistenti o integrarli nei pannelli, per un progetto pulito e coerente.
  4. Casi particolari – Soffitti a volta? Le tende fonoassorbenti sono una soluzione costo-efficiente che crea anche spazi più raccolti.
  5. Cantiere leggero & gestione – Soluzioni non strutturali, posa rapida senza lunghe chiusure; elementi riconfigurabili se cambia il layout; manutenzione ordinaria e materiali resistenti agli odori.

Tipologie di intervento (idee per il progettista)

  • Tono su tono: pannelli che scompaiono visivamente quando il paesaggio o il concept devono restare protagonisti.
  • Isole acustiche: correzione mirata o diffusa per sale di dimensioni diverse.
  • Tessuti e fibre acustiche: soffitti scenografici o divisori morbidi che ridefiniscono lo spazio oltre a correggere il suono.

In sintesi

Acustica ben progettata significa più qualità, più incassi, più reputazione. È un lavoro misurabile e reversibile, con soluzioni che parlano sia la lingua della tecnica sia quella dell’interior.

La Mercanti può affiancare ristoranti e progettisti con calcolo, fornitura e posa di sistemi fonoassorbenti non strutturali, coordinati a layout e brand identity.

About Marco Olivieri

"Lavoro nel campo del CONTRACT. Faccio in modo di ispirare i miei dipendenti affinchè siano creativi e si divertano. Servo clienti grandiosi, entusiasti dell'innovazione e del miglioramento continuo, davvero. E non ho mai amato un lavoro, nè un'azienda come amo questa. Mi chiamo Marco Olivieri e sono de La Mercanti."
Dal 1997 CEO e direttore marketing de La Mercanti.

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