Nel particolare periodo storico che stiamo vivendo, legato alle problematiche causate dall’epidemia di Coronavirus con tutte le prescrizioni legate al suo contenimento, acquista ancora più importanza la questione della sicurezza e del corretto stato d’uso delle attrezzature di stoccaggio all’interno dei magazzini.
Le aziende hanno sopportato e stanno ancora sopportando ingenti perdite di tipo economico, in molti casi di anche di quote di mercato, dovute al fermo delle attività disposto dal Governo per evitare il diffondersi del Covid-19.
In questi giorni si sta programmando la ripartenza delle attività , con l’obbligo di adottare misure ancora più stringenti riguardo la sicurezza sui luoghi di lavoro, a maggior ragione acquista ancora più importanza la manutenzione e ispezione periodica delle scaffalature presenti nei magazzini seguendo la norma UNI EN 15635. In un magazzino dove sono presenti elementi della scaffalatura danneggiati, oltre alla grave compromissione dei livelli di sicurezza, c’è una perdita di capienza dovuta al mancato utilizzo delle locazioni degli scaffali danneggiati, con aumento del disordine e caos con conseguenti aumenti degli errori, perché il materiale non si trova, e rallentamenti delle attività di carico e scarico.
Un magazzino sul quale non si effettua una validazione sullo stato d’uso secondo la UNI EN 15635, può, paradossalmente, creare gli stessi danni del Covid 19, con possibilità di gravi infortuni e conseguenti fermi delle attività con danni economici e responsabilità penali degli RSPP e dei Datori di lavoro. Oggi un magazzino con le strutture di stoccaggio ispezionate da un consulente qualificato della norma UNI EN 15635, rappresenta per l’azienda il valore aggiunto per lavorare nel massimo della sicurezza in condizioni operative normali e per poter gestire gli eventuali picchi di richiesta, che potrebbero verificarsi con la ripartenza delle attività .
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