Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che Lui ha con ciascuno di noi? Quella è la Sua Misericordia.
Papa Francesco, Angelus del 17 Marzo
La Mercanti augura una Buona Santa Pasqua 2013
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Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che Lui ha con ciascuno di noi? Quella è la Sua Misericordia.
Papa Francesco, Angelus del 17 Marzo
La Mercanti augura una Buona Santa Pasqua 2013
La risurrezione di Cristo non è il frutto di una speculazione, di un’esperienza mistica: è un avvenimento, che certamente oltrepassa la storia, ma che avviene in un momento preciso della storia e lascia in essa un’impronta indelebile(:). Come i raggi del sole, a primavera, fanno spuntare e schiudere le gemme sui rami degli alberi, così l’irradiazione che promana dalla Risurrezione di Cristo dà forza e significato ad ogni speranza umana, ad ogni attesa, desiderio, progetto.â€
(Papa Benedetto XVI)
Lo staff de La Mercanti augura a ciascuno di voi una serena e felice Santa Pasqua!
“Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede†(1 Cor 15,14s):
La fede cristiana sta o cade con la verità della testimonianza secondo cui Cristo è risorto dai morti. Solo se Gesù è risorto, è avvenuto qualcosa di veramente nuovo che cambia il mondo e la situazione dell’uomo. Allora Egli, Gesù, diventa il criterio, del quale ci possiamo fidare. Poiché allora Dio si è veramente manifestato.
Benedetto XVI
L’avvenimento non identifica soltanto qualcosa che è accaduto e con cui tutto è iniziato, ma ciò che desta il presente, definisce il presente, dà contenuto al presente, rende possibile il presente: Il nostro io non può essere mosso, commosso, cioè cambiato, se non da una contemporaneità : un avvenimento. Cristo è qualcosa che mi sta accadendo.
Perché Cristo sia esperienza, occorre che sia un presente che ci provoca e percuote: un presente come per Andrea e per Giovanni è stato un presente. Il cristianesimo, Cristo, è esattamente quello che fu per Andrea e Giovanni quando gli andavano dietro; immaginate quando si voltò, e come furono colpiti! E quando andarono a casa sua: E’ sempre così fino adesso, fino in questo momento!
Luigi Giussani
Pietro si rattristò e pianse, perché sbagliò come tutti gli uomini…
Lacrime buone, perché lavano la colpa.
Soltanto quelli che Gesù guarda si mettono a piangere.
Pietro negò una prima volta e non pianse, perché il Signore non lo aveva guardato.
Negò una seconda volta: non pianse, perché il Signore non lo aveva ancora guardato.
Negò anche una terza volta: Gesù si voltò a guardarlo ed egli pianse amarissimamente.
Guardaci, Signore Gesù, affinché possiamo piangere il nostro peccato.
Dunque è utile per noi anche la caduta dei santi.
Non mi è stato di nessun danno il fatto che Pietro abbia negato, mi è stato invece di giovamento il fatto che si sia corretto…
Dunque Pietro pianse, e amarissimamente, pianse per poter lavare con le lacrime il suo peccato.
Anche tu, se vuoi meritare il perdono, sciogli nelle lacrime la tua colpa; in quello stesso istante, in quello stesso tempo Cristo guarda te.
Se per caso cadi in qualche errore, dal momento che è presente come testimone delle tue azioni segrete,
Egli ti guarda affinché tu ti ricordi di Lui e confessi l’errore.
Imita Pietro quando, in un altro episodio, per tre volte dice: Signore, tu sai che ti voglio bene.
Infatti, poiché per tre volte aveva negato, per tre volte confessa,
ma negò nella notte, confessa alla luce del giorno.(Sant’Ambrogio)
Auguri di una Santa Pasqua 🙂
Donna non piangere.
Gesù entrando in una città chiamata Nain, si imbatte con una donna vedova che segue, straziata dal dolore, il feretro del suo unico figlio. Di questo incontro viene riportato, seppur in maniera brevissima, qualcosa che ci costringe il cuore e lo sguardo: “Gesù appena la vide pianse, si commosse”.
In latino viene usata l’affermazione: misericordia motus super eam…
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