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Qualità degli spazi ufficio come investimento strategico

In questi anni di approfondimenti e studio degli ambienti ufficio, ho imparato a porre le giuste domande, alle quali nessun cliente può essere disinteressato. Riporto alcune argomentazioni utili a capire quanto importante sia oggi investire sulla qualità degli spazi per ufficio: contattatemi per mobili ufficio come investimento strategico 😉

Con un certo tipo di organizzazione del lay-out d’ufficio, si può risparmiare tra 2.500 e 4.000 € per ogni dipendente (e nel centro di Milano o Roma si potrebbe giungere fino a 9.000/12.000 € ).

Un risparmio di 100 € sugli arredi può costare in efficienza, nell’arco di 10 anni, 150.000 € per ogni dipendente. Nel caso di 10 dipendenti, si tratta di 1,5 milioni di Euro.

Fatto 100 il costo degli arredi, il costo del personale mediamente rappresenta circa l’8.000%. Sprecare il 40% di efficienza ed efficacia del personale equivale quindi al 3.200% circa del costo
degli arredi. Fatto un rapido conto economico, è chiaro che arredi di buona qualità ergonomica sono un investimento strategico ad altissima redditività (pur avendo un bassissimo impatto finanziario).

Uno studio del Design Council di Londra sul valore di aziende quotate in borsa, dimostra che il valore dei titoli FTSE 100 (prime 100 aziende quotate a Londra) e FTSE All-Share (aziende dei
maggiori settori di mercato in UK) sull’arco di 10 anni non ha neppure recuperato l’inflazione, mentre quello di aziende orientate al design è aumentato del 350%.

Se state a sedere per molte ore consecutive nel vostro ufficio, probabilmente alla fine della giornata vi succede di avvertire tensioni; dolori a: collo, spalle, braccia, mani, gambe; mal di schiena;
disturbi circolatori; mal di testa. Avete mai pensato di collegare questi disturbi a una cattiva qualità ergonomica dei vostri arredi?

Avete mai riflettuto al fatto che l’80% circa dei costi della vostra Azienda sono rappresentati da costi del personale e che, in condizioni di stanchezza e malessere dovuto ad una cattiva qualità ergonomica delle attrezzature, efficacia ed efficienza dei vostri collaboratori possono ridursi anche del 40%?

Esistono sul mercato attrezzature per ufficio a prezzi decisamente inferiori a quelle di buona qualità. Un arredo di buona qualità ha un ciclo di vita utile di almeno 6/10 anni (e di solito arrivati a questo punto ci sono solo da sostituire alcune parti logorate per l’uso (p.es. i rivestimenti)). Avete mai riflettuto al fatto che un arredo che costa solo il 50%, ma che ha una durata pari al 10% di uno di buona qualità, in realtà vi costa in breve tempo 5 volte di più di quello di buona qualità (e quindi quest’ultimo in realtà è molto più conveniente)?

L’arredamento ha un enorme impatto sull’immagine che ogni Azienda proietta di sé nei confronti dei propri Clienti. Secondo voi, l’arredamento dei vostri uffici è coerente con l’immagine che voi ha scelto per la vostra attività?

Chi “vende” idee innovative si “veste” di solito con arredi high-tech, per confermare la propria attenzione a futuro e innovazione. A vostro avviso il vostro ufficio attuale ha queste caratteristiche?

Fonte: poli design

Dipendente, quanto mi costi?

Calo produttività dopo pausa pranzo…
Primo, secondo, birra e, perchè no, anche il dolce. La pausa pranzo di un dipendente su due è sotto accusa. Almeno in Gran Bretagna. Appesantiti da pasti pantagruelici i dipendenti tornano alla scrivania desiderosi soltanto di una pennichella. E’ a questo punto che scatta quella che viene chiamata “siesta syndrome“. Uno stato di dormiveglia che riduce drasticamente la produttività del singolo lavoratore. Lo rivela uno studio inglese, commissionato dalla società Avenance, che ha stimato i costi di questo “vizietto della gola” in milioni di dollari.

La fascia temporale più a rischio è quella che va dalle 14 alle 16. E’ durante questo lasso di tempo che segretarie, manager e dipendenti in generale avvertono maggiormente gli effetti della grande abbuffata del pranzo. Sbadigli, svogliatezza, stanchezza e apatia accompagnano le normali pratiche d’ufficio con effetti non di rado invalidanti per il lavoro stesso. Errori e lentezze infatti diventano la norma per almeno il 50% di loro.
Basata su un campione di oltre 1000 lavoratori in tutta la Gran Bretagna, la ricerca mostra come il picco di produttività si verifichi al contrario tra le 10 e le 12 del mattino, con una tendenza a decrescere vertiginosamente nelle due ore successive alla pausa pranzo, quando il 17% degli intervistati ammette di essere meno produttivo del 20-30%, mentre il 24% quantifica la minore produttività in un 30-50%. Sono gli uomini poi, 10% in più delle donne, a detenere il primato di errori “pomeridiani” sul posto di lavoro.
I datori di lavoro, che confessano un impatto devastante oltre che sulla produttività anche sulla reputazione stessa della società, cercano rimedi incoraggiando i propri dipendenti a concedersi piccoli break durante tutta la giornata, durante i quali consumare cibo sano e bilanciato.
Sul banco degli imputati infatti è più che la quantità del cibo la qualità. I dipendenti dovrebbero cercare di mangiare più frutta, pesce fresco, pollo e verdure, ovvero quei cibi che rilasciano energia più lentamente durante tutto il giorno. Consigliate sono poi “boccate d’aria” frequenti nel corso della giornata lavorativa per assicurare al corpo e alla mente il ricambio di ossigeno di cui necessitano.

Ecco alcuni suggerimenti aumenta-produttività, che i boss di molte grosse società inglesi hanno caldamente elargito ai propri dipendenti.
1) Evitare concentrazioni di zuccheri, da consumare invece almeno ogni tre ore
2) Mai saltare il pasto
3) Bando ai dolci e alle bevande zuccherate, che provocano picchi di energia con relative cadute
4) Dimezzare anche il consumo di caffè e alcool, stimolatori artificiali di energia
5) Via libera invece all’acqua. La disidratazione ha effetti negativi sulle performance mentali fisiche
6) Il pranzo ideale deve combinare proteine e una piccola quantità di carboidrati. Patate, pasta con sughi leggeri, panini con prosciutto, insalate di legumi o di pomodori e verdure fresche sono valide alternative. Così come il pesce crudo e le verdure cotte.
7) Evitare cibi ad alto GI, ovvero indice glicemico, come banane, pane bianco, dolci, uva.
8 ) Bandire cibi grassi, tropo lunghi da digerire
9) Optare per dessert leggeri, come creme caramel, meglio che torte e pasticcini
E per i datori di lavoro il consiglio è di introdurre macchinette di distribuzione automatica di snack salutari come succhi di frutta e frutta secca oltre che di incoraggiare il proprio staff a concedersi break regolari per ricaricarsi.

Chi si sente bene, produce di più

Chi si sente bene, produce di più. Questo concetto viene ancora ignorato in modo imperdonabile da molte aziende, nonostante offra molte opportunità.

Place 2.5: la nuova cultura emozionale dell’ufficio e rendere  così il lavoro in ufficio un’esperienza unica ed esclusiva.

Sedus propone alcune soluzioni estetiche virtuali e concrete, dall’elaborazione di ambientazioni di arredo ufficio a consigli sui materiali fino alla realizzazione pratica.

Place 2.5 si rifà ai tre mondi della sociologia. Il termine “first place” si riferisce agli ambiti privati, legati a casa e famiglia. Con “second place” s’intendono i luoghi di lavoro, funzionali ma assolutamente vuoti di emozioni. “Third place” sono invece tutti quegli ambienti caratterizzati da libertà e divertimento, fatti per ricaricarsi e rigenerarsi. “Place 2.5” esprime una concezione dell’ufficio come posto capace, attraverso emozioni e stimolazione dei sensi, di infondere forza e vigore.

Benvenuti nella nuova cultura emozionale dell’ufficio 😉